
Un po’ di colla, un cerotto e via!
Quando vedo una chiamata dall’asilo, ci sono 2 cose , in serie, che di solito penso:
- Caxxo si è ammalato, avrò ancora le ferie? A chi lo lascio? Ma perché non gli ho fatto ancora conoscere la babysitter!?!
- Oddio, che è successo? Speriamo non sia niente di grave!
Poi succede che rispondo e mi dicono che Enea è caduto sbattendo su una sedia e si è tagliato sotto al mento. Che non è niente, devo stare tranquilla, ma se lo faccio vedere un attimo al pronto soccorso, staremo tutti più tranquilli. E allora parto verso quelli che, sì ok devo stare tranquilla, ma sono i 30 km più lunghi della mia vita (quelli da casa all’ospedale, dopo che mi si sono rotte le acque, sono sembrati più corti solo perché erano la metà!). Arrivo all’asilo e devo fermarmi un attimo, respirare, calmarmi e ricordarmi che qualunque cosa sia accaduta, la sua visione del mondo è lo specchio del mio sguardo.
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