I 7 motivi per cui sono una madre degenere: #1 allattamento

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Enea e la sua sonnolenza appena nato


Nasci mamma e ti accorgi che tutti hanno qualcosa da dirti.
La differenza rispetto a prima è che invece di limitarsi a ‘criticarti’ alle spalle, ora che sei mamma quello che è giusto te lo devono proprio dire. Sia mai che tuo figlio cresca male.
Quando poi provi a far valere le tue ragioni, la risposta solitamente è “Non mi pare che quelli che (descrizione variabile in base all’oggetto della conversazione) siano morti o cresciuti tanto male”. E grazie al cavolo! Anche mio padre fumava con me in macchina, e non sono morta (almeno, non ancora), ma io non lo farei mai!

Il fatto che poi io, figlia di una pedagogia fatta di sculacciate, urla e punizioni, abbia combattuto (e con qualcosa combatto ancora, a 37 anni suonati) con depressione, insicurezze, autostima altalenante e attacchi di rabbia dovuti probabilmente a ferite mai chiuse, non fa nascere per niente il dubbio che forse forse qualcosa potrebbe essere (giustamente) evoluto, o che quello che a me non è piaciuto, magari non voglio ripeterlo con Enea. Continua a leggere

Albero di Natale a prova di bimbo

Albero natale pannolenci

Il nostro albero di Natale attacca e stacca

Chiunque abbia un bambino leggermente più vivace e curioso di un soprammobile, sa bene quanto l’albero di Natale, oltre che essere circondato di magia, è anche molto probabilmente destinato ad una fine infausta, negli unici 5 minuti in cui lascerai la creatura incontrollata.
Dopo il primo Natale a suon di colpi apoplettici e corse forsennate per salvare l’albero (ehm…dovevo dire Enea?!) ho rubato qualche (altra) ora al sonno per preparargli un albero di Natale tutto per lui, sicuro, resistente e anche divertente.

Visto che è veramente facile prepararlo, vi racconto come l’ho fatto, così potete farlo anche voi. Continua a leggere

Basta curare i bambini. Prendiamocene ‘semplicemente’ cura.

Parco giochi

La scorsa settimana ho avuto l’occasione di incontrare nuovamente il ‘mio’ pedagogista di riferimento, Paolo Cingolani di Liberamente, grazie ad uno degli incontri periodici organizzati dall’asilo Fantaghirò di Fabriano. A dispetto dell’ultima volta, in cui la conversazione era stata abbastanza libera e partiva direttamente dalle domande dei genitori, il pedagogista ha voluto affrontare un argomento preciso e che gli sta molto a cuore: il tornare a prendersi cura dei bambini, anziché curarli.

La sua riflessione parte da alcuni concetti fondamentali: Continua a leggere