Dormiteci, coi vostri figli

co-sleeping

E lasciati respirare, piccola Eva, mentre dormiamo cuore a cuore

Dormiteci coi vostri figli, se lo volete.
E tutti quelli che vi dicono che poi non li tirate più fuori dal vostro letto, rimandateli al mittente. Sono gli stessi che vi hanno detto che se li prendete in braccio appena iniziano a piangere poi si viziano, gli stessi che quando non volevano dormire nel lettino vi hanno detto che la colpa era vostra perché non ce li abituavate.

Da neo-mamma ci ho sofferto tanto, perché l’insicurezza mi ha portato a dare loro il beneficio del dubbio. E mi rivedo in lacrime fuori dalla porta della camera, e Enea in lacrime dentro, in quel lettino dove non voleva stare. Ora che mamma lo sono per la seconda volta, le mie orecchie sono diventate sorde a tutte queste false certezze, e anzi, sono due le domande che mi rimbalzano in testa:

  1. Praticamente ogni mamma con cui ho parlato si è sentita dire queste frasi. Ma chissà perché tutti i bambini fanno le stesse cose? Sono davvero tutti brutti e cattivi e furbi già a pochi giorni di vita?
  2. Perché per prendere il vizio delle braccia o del letto basta una sola volta, mentre per abituarsi al lettino o al passeggino non bastano mesi e urla e pianti? Se fosse così normale, così giusto, così naturale, non dovrebbe essere altrettanto facile?

E allora dormiteci coi vostri figli, se lo volete, e se lo vogliono loro.
Teneteli in braccio, cullateli, accarezzateli e cantate loro piano all’orecchio.
Che sono cuccioli, e lo sono per così poco che avete più tempo per rimpiangerli che per viverli, questi momenti.
Non perdeteveli.

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