
Limoncello e crema di limoncello
Ebbene sì, le vacanze di Natale per me son state proprio vacanze. Ho chiuso PC e social e mi sono dedicata alla famiglia, al riposo e a qualcuna delle mie passioni. Ma ormai le vacanze sono finite e anche se io sono in maternità, tempo per raccontarvi e condividere scoperte, ricette e dubbi è ora che ricominci a trovarlo, creandomi pian piano una nuova routine che mi permetta di non perdermi dietro al tempo e di continuare a fare le cose che mi sono prefissata, come la cura di questo piccolo progetto personale chiamato Casa Tufilla.
Nonostante l’alcool in gravidanza non sia proprio la cosa più consigliata, ho approfittato dei limoni disponibili al GAS di cui facciamo parte e ho sfidato la mia panza di sette mesi cimentandomi nella preparazione del limoncello e della crema di limoncello. Siccome i risultati sono stati giudicati ottimi, eccomi qui a condividere con voi le ricette.
La fase iniziale di macerazione delle bucce nell’alcol è uguale per entrambe, ma ci sono alcune considerazioni che voglio fare. Partendo dalla ricetta del limoncello di mia mamma, già ben collaudata, e cercando le varianti per la crema di limoncello ho realizzato che i tempi di macerazione delle bucce nell’alcol erano diverse da ricetta a ricetta. L’illuminazione è arrivata imbattendomi in un post di Dario Bressanini, chimico del blog La scienza in cucina, che ha fatto degli esperimenti proprio sui tempi di preparazione del limoncello. Se volete seguirlo, questa è la sua pagina Facebook.
Nel suo articolo Bressanini scrive “Alcuni esperimenti effettuati al Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Napoli hanno mostrato che in realtà un giorno di macerazione è sufficiente per estrarre completamente i componenti principali: il limonene, il beta-pinene e il gamma-terpinene. Per estrarre completamente anche gli aromi secondari, come l’alfa-pinene o il geraniale, invece sono necessari tre giorni.”
Bene, partendo da questa affermazione, ho sfanculato le n indicazioni diverse dei tempi di macerazione da ricetta a ricetta, e ho lasciato le mie bucce in infusione per 3/4 giorni, con buona pace di mia mamma e della sua macerazione di 3 settimane.

Le bucce dei limoni, come meno parte bianca possibile.
A seguire vi metto le ricette separate, ma la fase iniziale io l’ho fatta tutta insieme, mettendo a macerare le bucce di una decina di limoni in un litro di alcol e agitando giornalmente il barattolo. Poi ho filtrato e diviso a metà l’alcol, aggiungendolo alle due diverse preparazioni.
Un consiglio: il peso specifico dell’alcol non è 1, quindi non pesatelo, ma misuratelo in ml. Mi spiego, nel dividere il litro a metà, non pesate 500 gr, perché l’altra metà peserebbe meno. Usate un recipiente graduato e versate 500 ml in ogni preparazione.
Infine, siccome ci ritroveremo con un certo numero di limoni senza buccia e sapete che a me lo spreco fa venire l’orticaria, sapete cosa ne ho fatto? Li ho spremuti e li ho messi nei contenitori per il ghiaccio, e all’occorrenza possiamo usarli per farci una bella limonata, metterli nel tè (ed essendo ghiaccioli ce lo rinfresca anche), o previo scongelamento usarlo per le scaloppine al limone, sulle fritture, il pesce, etc.

Le bucce in macerazione e il succo nelle bustine per il ghiaccio.
LIMONCELLO
Ingredienti (per circa 1,5 litri di limoncello)
- 500 ml di alcol a 95°
- le bucce di 4/5 limoni (NON TRATTATI, meglio se BIO)
- 400 gr di zucchero
- 1 litro d’acqua
Procedimento
Con un coltello affilato o un pelapatate (muovetelo a zig zag per facilitare il taglio e non esercitate troppa pressione) ricavate la buccia dei limoni, stando attenti a non prendere la parte bianca. Dopodiché metteteli in un barattolo ben chiuso con 500 ml di alcool e lasciateli macerare al buio per 3 giorni. (Io le ho lasciate 4 giorni perché mi stava comodo, questo per dire che passati i 3 giorni, se restano qualche giorno in più non succede niente. L’importante è che non sia meno di 3, purché non vogliate seguire le versioni veloci proposte da Bressanini nell’articolo che vi ho linkato all’inizio.)
Passati i tempi di macerazione, preparate lo sciroppo facendo sciogliere sul fuoco l’acqua e lo zucchero, mescolando di tanto in tanto. Portate ad ebollizione e lasciatelo bollire per qualche minuto. Poi spegnete e lasciate raffreddare completamente.
Se avete il bimby, preparate lo sciroppo mettendo nel boccale l’acqua e lo zucchero e sciogliendolo per 5/6 minuti a 80°, velocità 1.
Filtrate l’alcol dalle bucce, unitelo allo sciroppo e imbottigliatelo. Conservate in congelatore, che il limoncello è buono ghiacciato.
CREMA DI LIMONCELLO
Ingredienti (per 1,5 litri abbondanti)
- 500 ml di alcol a 95°
- le bucce di 4/5 limoni (NON TRATTATI, meglio se BIO)
- 700 gr di zucchero
- mezzo litro di latte fresco intero
- mezzo litro di panna fresca (quella del banco frigo, per intenderci)
Procedimento
Con un coltello affilato o un pelapatate (muovetelo a zig zag per facilitare il taglio e non esercitate troppa pressione) ricavate la buccia dei limoni, stando attenti a non prendere la parte bianca. Dopodiché metteteli in un barattolo ben chiuso con 500 ml di alcool e lasciateli macerare al buio per 3 giorni. (Io le ho lasciate 4 giorni perché mi stava comodo, questo per dire che passati i 3 giorni, se restano qualche giorno in più non succede niente. L’importante è che non sia meno di 3, purché non vogliate seguire le versioni veloci proposte da Bressanini nell’articolo che vi ho linkato all’inizio.)
Passati i tempi di macerazione, preparate la crema facendo sciogliere sul fuoco il latte intero e lo zucchero, mescolando di tanto in tanto. Portate ad ebollizione e lasciatelo bollire per una decina di minuti, mescolando per evitare che faccia schiuma. dopodiché aggiungete la panna e dal bollore contate una trentina di secondi, spegnete e lasciate raffreddare completamente.
Se avete il bimby, mettete nel boccale lo zucchero e il latte e fate cuocere per 10 minuti a 100°, velocità 1. Aggiungete poi la panna fresca e al raggiungimento dei 100° cuocete per 1 minuto a velocità 1.
Filtrate l’alcol dalle bucce, unitelo alla crema e imbottigliatelo. Conservate in congelatore, che anche la crema di limoncello è buona ghiacciata.
Ps: se volete una crema un po’ più leggera, potete variare le proporzioni latte/panna. Io per esempio, mi son ritrovata per sbaglio con meno panna del necessario e alla fine ho fatto 650 gr di latte e 350 gr di panna, e il risultato è davvero ottimo. La crema è bella densa e il bello di questa ricetta è che la crema non viene troppo dolce, per cui a fine pasto si beve davvero bene.